Sicuri di sé

Sicurezza! Manca, viene e va… ti fa sbagliare ma è necessaria come l’aria. Bisogna sempre accompagnarla con l’umiltà e il rispetto degli altri esseri umani per dire di poterla possedere. La sicurezza è pronta al confronto, non vuole mai prevalere. Non rinuncia mai a qualcosa ma se le dici che sbaglia è pronta ad ammetterlo e a rimediare.

La sicurezza può essere travestita da orgoglio e presunzione, le sue sorellastre. Lei è la cenerentola, loro solo le invidiose di ciò che non possiedono: la purezza. Dentro possiede virtù e bellezza che sono visibili solo a chi si sforza di cercarle più di ogni altra cosa.

Non teme di perdersi perché la sicurezza è proprio questo: una forza che viene dalla convinzione. La sicurezza rimane se stessa anche quando paradossalmente non sa cosa fare. Ha imparato da Coerenza che non importa se quello che fai è giusto o sbagliato, l’importante è tenere conto del proprio bene e di quello degli altri che coinvolgi: allora quello che farai sarà sempre giusto.

Se non conosci te stesso non potrai mai possedere la Sicurezza. Confrontati, conosci e immergiti nel mondo per sapere chi sei: ogni istante, se sei attento, ti rivelerà il tuo modo di agire. Se non ti piace inizia dai tuoi pensieri. Pensa come colui che vorresti essere. Se sei saggio imparerai a valutare le cose secondo la volontà di Dio, con infinita bontà ed umiltà. Dopo i tuoi pensieri si trasformeranno naturalmente in parole e gesti perché il corpo risponde alla mente, può lasciarsi ingannare dalle sensazioni, ma risponde solo a lei. Lascia che il tempo passi, lascia scorrere i minuti, le ore, i tramonti e il sorgere del sole. Queste azioni esprimeranno chi sei e cosa stai cercando. Non avere paura di cambiare se nel tuo cammino scoprirai che non sei quello che vuoi perché non starai rinnegando te stesso. Anzi fuggi da coloro che vogliono un altro te: cercano solo di soddisfare il proprio egoismo.

In questo modo farai parte del mondo ma non sarai del mondo. Potrai cadere e rialzarti ma avrai sempre la forza per riprendere il tuo cammino. Attento, però, non avere la presunzione di dire: «Ce l’ho fatta! Finalmente sono arrivato dove volevo» perché questa sarà la tua rovina! Ti ritroverai solo e con un pugno di sabbia che sfugge veloce tra le tue dite. Stolto! Puoi dire di avere raggiunto l’orizzonte che vedi da lontano. Quando ti sarai avvicinato, l’orizzonte sarà sempre alla stessa distanza. Ma il cammino che hai intrapreso ha sicuramente portato dei frutti. Usali ma non abusarne e soprattutto non sprecarli: ogni frutto, infatti, porta in sè una virtù. Perseguila!